Piacere, Domenico (per molti più semplicemente Mimmo). Sono nato a Torino qualche anno fa.
Il mio mestiere era quello di impiegato nelle Ferrovie dello Stato, il lavoro più noioso del mondo! Sapevo che la mia vita non avrebbe potuto continuare per quella strada. Nel 1998 ho fatto un corso da degustatore Onav che mi ha acceso la passione per il vino e dopo aver provato a coltivare e vinificare un piccolo vigneto, ho deciso di diventare viticoltore di professione. Ero consapevole di fare un salto nel buio, ma la passione e l’energia della giovinezza mi hanno dato la spinta necessaria per intraprendere questa nuova avventura. Così, in breve tempo, mi sono ritrovato nelle colline dell’Astigiano e precisamente a Roatto con vigneti anche a Piovà Massaia e a San Paolo Solbrito, da sempre terre di Freisa, Barbera e Bonarda.
Dalle ferrovie al freisa.
MIMMO CAPELLO
UVE e VINI
FREISA, perché?
Perchè un vitigno autoctono profondamente legato alla cultura viticola della mia zona (la prima documentazione che ne attesta l’esistenza è del XVI° secolo). La Freisa è una scommessa, la Freisa significa riscatto personale. Ci credo e mi piace, basta e avanza per farne una bandiera.
E LA BARBERA?
La Barbera perché siamo astigiani: “Asti è Barbera!”
E I BIANCHI?
I bianchi perché mi piacciono.
Il mondo non può essere solo scuro!